1990 – 1999: 08 – La vita reale

1994 – spettacolo dal vivo

Va bene. Così nel 1989 avevo più di 30 anni e avrei dovuto farmi una vita.
In quello stesso anno trovai un lavoro più stabile. Un importante Studio di Architettura Navale cercava qualcuno abile come me con i computer. Ottenni il lavoro senza problemi. Su mia richiesta sarebbe diventata un’occupazione part-time, così potevo seguire e sviluppare altre cose.
Iniziai anche un’intensa collaborazione con alcune istituzioni pubbliche e con l’Università sui progetti multimediali e di gestione dei dati. Tenni anche alcune conferenze sullo sviluppo di software destinato alla scuola e all’apprendimento.
In generale le mie prospettive erano piuttosto buone. Vivevo ancora con i miei genitori, però. Per lo più per abitudine, per pigrizia e per il mio tornaconto (difficile rinunciare a qualcuno che paga i conti, ti da da mangiare e fa il bucato).

1998 – La mia prima moto. Una Kawasaki GPZ 550, sulla strada della Normandia.

Nel 1994 un sacco di cose cominciarono a cambiare. Mia madre improvvisamente scoprì di essere gravemente malata, e in tre mesi morì. Rimasi solo con mio padre, che era completamente privo di voglia di vivere e, dopo poco scoprì di essere a sua volta gravemente malato. Mio padre, come si dice, non era mai stato in grado di cucinare un uovo. Così mi incaricai delle mansioni domestiche, cucinare, pulire, stirare e così via. Dovetti però abbandonare buona parte dei lavori che mi ero procurato e affidarmi solo allo Studio di Architettura Navale.
La donna con cui uscivo all’epoca voleva che ci sposassimo. Anch’io lo volevo, ma mi sentivo impegnato a rimanere presente nella vita quotidiana di mio padre. Allo stesso tempo, in qualche modo lo incolpavo per il congelamento della mia vita lavorativa e affettiva. E accusare un genitore gravemente malato che stava sopportando il dolore della moglie scomparsa era una cosa discretamente orribile.
Il cambiamento era stato troppo improvviso, forse. Scoprii presto, e nel peggiore dei modi, che non sapevo un gran che reggere le responsabilità e le complicazioni.

Io nel 1994

Dopo un po di tempo, circa sei mesi, iniziai a sentirmi del tutto impotente di fronte alla nuova situazione. Crollai e iniziai a bere troppo, a gridare agli oggetti e talvolta a sfogare la mia rabbia rompendoli teatralmente.
Scoprire la mia inadeguatezza in questa situazione mi portò una grande infelicità. Da allora, inoltre, trovo tuttora molto difficile concedermi qualche divertimento senza sentirmi in colpa.
Quando mio padre morì mi sentii quasi sollevato e, manco a dirlo, i sensi di colpa si aggravarono.
Però avevo ancora il mio lavoro, stavo finanziariamente bene (avevo ereditato una certa somma), stavo per sposarmi e la mia vita finalmente e completamente apparteneva a me. D’altra parte, avevo irrimediabilmente perso alcune opportunità di lavoro in applicazioni multimediali per le istituzioni pubbliche, ero sulla buona strada della dipendenza da alcool, e la fiducia in me stesso cui ero abituato era stata notevolmente ridotta.
Quando mia madre era viva, sapevo perfettamente che mai e mai più avrei potuto anche solo sperare di possedere e guidare una moto (il mio sogno da quando ero ragazzetto). Bene. Ora potevo! Quindi prima arrivò una piccola Vespa, poi una Vespa un po’ più grande e, infine, una vera moto. Mi sono sentito subito a mio agio sulla moto. Mia moglie e suo padre erano motociclisti esperti e mi aiutarono in tutto quello che poteva servire. Questo era un vero cambiamento.

Storia Minima
  • Nel 1999 Andrea è 1,80 m di altezza, pesa più di 80 kg, ha i capelli corti e biondo scuro.
  • È confusamente di sinistra-comunista-anarcoide, ma soprattutto non gli interessa molto.
  • Beve bourbon whiskey (principalmente Wild Turkey 101 proof, che egli chiama “siero anti serpente”). Fuma un sacco di sigarette.
  • Per un po’ è un uomo sposato.
  • Ama trascorrere le sue vacanze facendo viaggi in moto.
  • Ha tutti i soldi di cui ha bisogno.
  • Legge Robert Rankin e Terry Pratchett.
    Immagini
    1990 – Io e la mia fidanzata Sara su una Mini-Moke a Creta
    1991 – Io e Sara come personaggi di American Gothic.
    1995 – Io
    1998 – In quegli anni andavo anche un po a cavallo.
    1998 – Io e mia moglie Anna
    1999 – Nel mese di maggio 1999, la gatta Trilli irrompe nella mia vita.

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